Gerarchia visiva: cos’è + 5 modi per crearla

Cos'è la Gerarchia Visiva

Se c’è, ci prende e guida l’occhio con un percorso armonioso tra le informazioni su carta o su schermo; se invece non c’è confonde e allontana: ecco la funzione della gerarchia visiva. La ritroviamo nelle locandine, nelle grafiche sui social e nei siti web per comunicare le informazioni in modo chiaro, nel giusto ordine e senza affaticare chi vede i nostri progetti grafici.

Conoscere cos’è la gerarchia visiva e come ricrearla, può aiutarti a realizzare grafiche con messaggi chiari e che fanno avvicinare i tuoi potenziali clienti.
In questo articolo trovi quindi le risposte alle domande frequenti su questo tema e i consigli su come migliorare le tue grafiche sui social. Ma prima…

Che cos’è la Gerarchia Visiva e a cosa serve? 

La gerarchia visiva è un elemento essenziale del design perché guida l’occhio attraverso le informazioni e fa arrivare il messaggio in modo chiaro ed efficace. Come ci riesce? Con la disposizione degli elementi grafici in modo tale che alcuni di questi siano più importanti di altri. Ad esempio, l’uso di dimensioni, colore, contrasto e spaziatura può aiutare a evidenziare i punti salienti.

Senza una gerarchia visiva ben definita, il design rischia di essere confuso, disorganizzato e poco efficace nel comunicare il messaggio principale, perché tutti gli elementi si contendono l’attenzione dell’utente. Per questo, rischiamo che nessuno degli elementi arrivi davvero in modo incisivo.

5 modi per creare una gerarchia visiva

Ecco alcune regole base, che puoi sfruttare e tenere in considerazione nella creazione delle tue grafiche o contenuti social. Prima di creare la tua grafica, devi avere ben chiaro qual è il tuo intento: cosa vuoi comunicare? Qual è il messaggio più importante? Questo andrà messo in evidenza alternando grandezze, colori e spazi. Vediamoli come funzionano nel dettaglio.

1. La grandezza e i livelli del testo 

Esempio di grandezze diverse che creano una gerarchia testuale

L’ordine di lettura dell’immagine è stata proprio così: testo centrale, testo in basso e poi in alto. Questo accade perché l’occhio è portato naturalmente a concentrarsi su elementi in maggior rilievo, rispetto a quelli in secondo piano: i testi più grandi o con un peso maggiore (in grassetto o bold e in extra bold) saranno letti prima rispetto a testi più piccoli e con un peso minore (in light o thin). 

A livello di testi molto lunghi, la gerarchia più utilizzata è: 

  • livello primario: per i titoli, che sono più grandi ed evidenti
  • livello secondario: per i sottotitoli, che si notano meno del titolo, ma più del contenuto e del corpo del testo
  • livello terziario: è il contenuto principale, il corpo della pagina. Qui il lettore deve poter immergersi nel testo, quindi devono esserci poche distrazioni e solo gli elementi adatti a favorire la scorrevolezza
  • altri livelli sono facoltativi e rappresentano tutte quelle informazioni aggiuntive al testo come le didascalie delle immagini o le fonti delle proprie informazioni. Questi elementi devono essere visivamente più piccoli e meno evidenti del livello secondario e terziario

Ora, ti invito a scansionare la pagina di questo articolo fin qui e prenderti qualche secondo per riconoscere i vari livelli. Poi, torna e analizziamola insieme:

  • il livello primario è il titolo Gerarchia visiva: cos’è + 5 modi per crearla
  • il livello secondario sono i sottotitoli Che cos’è la Gerarchia Visiva e a cosa serve?  e 5 modi per creare una gerarchia visiva 
  • il livello terziario sono i paragrafi che hai letto finora

Li avevi riconosciuti?

2. Font

Grafica Breathup con font diversi per nome e payoff
Font doversi per nome e payoff per il progetto Breathup

Come in questo esempio, un altro modo per bilanciare l’importanza delle informazioni è alternare i font. Scegli un font chiaro e pulito per testi più lunghi come i paragrafi e un altro font per i titoli, che può essere anche più decorativo e giocoso. 

Come si sceglie un font? Puoi approfondire questo tema nell’articolo Font per la tua Identità Visiva: come sceglierli?

3. Il Colore 

Ogni colore ha il suo perché e comunica un determinato messaggio. Questo è ancor più vero per una palette di brand, in cui i colori primari sono utilizzati più spesso per elementi principali e il colore secondario per far emergere una parola o un elemento rispetto al resto. 

Se vuoi andare più in profondità nel tema colore, potrebbe piacerti questo articolo:
Colori per il tuo personal brand: quali scegliere?

4. Gli spazi

Il bianco dà spesso l’idea di vuoto, ma in realtà è un vero e proprio elemento grafico che riempie: può cambiare addirittura il significato e il messaggio che vogliamo dare.

Tutto questo accade perché gli spazi:

  • attirano l’attenzione su un particolare elemento
  • aumentano la leggibilità di un testo
  • creano equilibrio e simmetria nei contenuti

Se infatti gli elementi sono molto vicini tra loro e con lo stesso peso, ogni elemento può contendersi l’attenzione e sparire dalla pagina web o cartacea. La soluzione è quindi distanziare gli elementi tra di loro nell’impaginazione, utilizzando gli spazi bianchi per far respirare la pagina e dare ad ognuno di loro la giusta importanza.

5. I contrasti

Elementi diversi, ma vicini: la magia del contrasto si basa proprio sull’opposizione tra tutti gli altri elementi che abbiamo visto fin qui, dai colori ai font. 

Qual è la meta finale del contrasto? Far risaltare il testo in modo che sia equilibrato e leggibile. Come nell’immagine esempio, in cui il titolo e il del paragrafo creano contrasto ed emergono con decisione dallo sfondo blu oceano. 

Come migliorare nella creazione di grafiche?

Infine, un mio consiglio per creare grafiche efficaci: allena l’occhio. Un modo per migliorare le tue abilità nella creazione di una composizione grafica è quella leggere ogni giorno un articolo di giornale, una pagina web o contenuti social, facendo attenzione al modo in cui la tua vista scansiona le informazioni.

Puoi anche raccogliere i progetti grafici che trovi armoniosi o che ti ispirano per la loro bellezza e trova del tempo per analizzarli, appuntando su un foglio cartaceo o digitale la struttura o perché, secondo te, funzionano.

In questo modo, avrai dei punti di partenza per iniziare a creare grafiche armoniose per i tuoi prossimi post sui social.

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Ciao, sono Francesca. Aiuto professioniste e imprenditrici a trovare la giusta rotta per comunicare il proprio business e ad esprimere se stesse, attraverso gli strumenti del Personal Branding e della Comunicazione Visiva.

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