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ToggleSe andiamo alla ricerca di una definizione di Brand Strategy online, quello che emerge è qualcosa che risuona più o meno così: è un piano a lungo termine per la creazione e lo sviluppo di un brand che sappia creare valore, essere riconoscibile e in grado di dialogare con il suo pubblico.
Questa definizione è assolutamente corretta ed esaustiva, ma ne preferisco un’altra, perché va più in profondità: la strategia di personal branding è il primo passo per far in modo che brand e cliente possano incontrarsi e incominciare a fare la differenza nella loro vita, l’uno per l’altro.
Troppo romantico? Ti stupirà allora sapere quanto, in realtà, il rapporto tra cliente e brand abbia molto in comune con una relazione amorosa, che incomincia da un’attrazione e che con costanza e cura può trasformarsi in un amore sincero e duraturo.
Lo scopo di una strategia di branding è quindi fare in modo che brand e cliente, fatti l’uno per l’altra, possano incontrarsi, piacersi e iniziare a coltivare una relazione.
Perché questo amore duri più a lungo possibile (e che funzioni bene) deve poter essere come un viaggio ben progettato, fatto di 3 tappe: identità, cliente e offerta.
3 step per progettare la tua strategia di personal branding
1. Alla ricerca della tua identità
La parola identità raccoglie molte più informazioni del nome o di cosa fa un brand: troviamo come il brand vuole essere ricordato, come vuole posizionarsi nella mente del consumatore, la promessa da mantenere con il suo lavoro, la sua filosofia, i valori, la missione, la visione, insomma tutti i lati della sua personalità.
Ovviamente, nel caso del Personal Brand, questi aspetti sono ancora più influenzati da ciò in cui credi e della visione che hai del mondo. Sono delle riflessioni molto importanti, tanto che le risposte non andranno a determinare solo la tua strategia, ma anche la tua identità visiva, dalla scelta dei colori ad un eventuale logo.
Quindi, parti da qui: dalla conoscenza di te stessa. Pensa a cosa ti rende speciale. La tua ironia o la tua dolcezza? Sei una tipa diretta, schietta oppure timida e introversa? Quale posizione prendi rispetto ad un argomento sul tuo lavoro? Cosa ti appassiona?
Prenditi del tempo per fare un tuffo nel tuo profondo, per far emergere i tuoi tesori, quelle qualità e consapevolezze tue, che rendono te…solo e soltanto te.
2. Pensa ai tuoi clienti: come puoi aiutarli?
Ogni business nasce con lo scopo di aiutare qualcuno. Per questo, è importante fermarsi e porsi una prima domanda: chi posso aiutare?
Se conosci la persona da aiutare – o se la immagini, per poi attrarla – saprai come proporti al meglio, cosa portare con te nella comunicazione e quali zavorre lasciare. Infatti, se conosci chi è, qual è la sua età, la sua professione, cosa ha studiato, cosa fa nel tempo libero ti aiuterà a capirla meglio, per poterla aiutare al meglio, senza giudizi.
Abbiamo ancora tanto altro da scoprire sulle persone: dobbiamo superare i confini dei dati demografici e chiederci cosa ha a cuore, qual è la sua personalità, come si sente, in cosa crede, in cosa spera.
Facciamo una sosta qui. All’inizio una domanda che sorge spesso è: come faccio a conoscere così in profondità una persona se, magari, non la conosco o sto immaginando il mio cliente ideale?
Vero, è difficile all’inizio “metterci nelle scarpe” degli altri (per riprendere il modo di dire inglese). In questo caso, ci guida una mappa: la Mappa dell’Empatia di Scott Matthews, composta da quattro quadranti che corrispondono ai pensieri, alle sue paure, a cosa dice, ai comportamenti.
3. Definisci la tua offerta
Siamo all’ultimo step, al punto d’arrivo che non potrebbe esistere senza gli step precedenti dell’identità e del cliente. Un buon lavoro di identità e consapevolezza sulla tua personalità, unicità e dei bisogni dei tuoi clienti ideali dà vita ad un’offerta che fa la differenza, che avvicini te e il mondo delle persone che vuoi raggiungere.
Ecco, pensa ai tuoi prodotti o servizi come se fossero un ponte tra i bisogni, i desideri del tuo o della tua cliente del cuore e che si congiunge a te, ai tuoi valori, alla tua visione.
Forse sarà quasi scontato, ma è importante anche che i prodotti e i servizi mantengano le promesse, che ci sia alla base onestà e sincerità. Insomma, non come i metodi delle televendite in stile Wanna Marchi.
Perché, come dicevo all’inizio, ciò che nasce tra brand e cliente è una relazione da portare avanti, che lo scrittore e imprenditore statunitense Seth Godin ha riassunto nella frase Le persone non comprano solo prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia.
E così, quasi per magia, il viaggio si chiude come se fosse un cerchio che aspetta di ripartire e cominciare una nuova avventura.