Qual è l’impatto che vuoi avere con la tua attività?

Brand Activism: è l’impatto che vuoi avere con la tua attività?

Tutti ne abbiamo una, anche i Brand. E non importa quanto piccola o grande possa essere l’attività, in quale momento della sua crescita si trovi: ogni attività ha un impatto sul mondo che ci circonda e sulle vite degli altri. 

L’impatto di cui ti parlo va oltre i grandi numeri, all’approvazione o ai guadagni, perché l’impatto è la vera differenza che puoi fare per le persone, come puoi migliorare o trasformare le loro vite e nell’impatto positivo che puoi generare e rimettere in circolo nel mondo.

Per questo, oggi ci avviciniamo al concetto di Brand Activism – dalla sua nascita agli esempi più significativi – con un esercizio per aiutarti a trovare il tuo perché, come può aiutarti a fare la differenza per il tuo business e per le persone.

Partire dal perché

È il tuo proposito, quello che Simon Sinek – scrittore e saggista statunitense – definisce il Perché più profondo. Proprio nel suo libro Stay With Why, spiega che ciò che conta non è cosa facciamo con il nostro lavoro, ma la meta ben precisa dove attraccare, il motivo per cui lo facciamo.  

Per cercare il tuo perché (e restarci ancorati), nel suo libro Sinek propone il metodo del cerchio d’oro, un modello di leadership con: 

  • il cerchio più grande: il cosa fai 
  • il cerchio intermedio: il come lo fai 
  • il cerchio più interno: il perché lo fai 

Se vuoi approfondire, ti lascio questo video in cui Sinek spiega esattamente come funziona il cerchio e dimostra come il prodotto sia un riflesso del proprio perché.

Il perché è la meta dove ancorare le azioni per fare la differenza per i tuoi clienti e più in generale per le persone. Il perché dà la possibilità, come brand e persone, di dare un valore, di impegnarci per far eco con la nostra voce, per portare avanti i valori in modo coerente al mondo che vorremmo, con piccole o grandi azioni. 

Hey, eccoci al Brand Activism

Dopo un’idea ben precisa in mente, bisogna passare alle azioni concrete, l’unico modo per cambiare e migliorare il mondo con coerenza. Come? Lo facciamo in compagnia del padre del marketing moderno, Philip Kotler e all’autore e imprenditore Christian Sarkar con il loro libro Brand Activism, dove spiegano un nuovo modo di fare impresa e avere un impatto positivo con la propria attività. 

Cos’è il Brand Activism?

Come ogni attivismo, c’è l’azione per raggiungere uno scopo. E come ogni scopo, il brand activism ha bisogno di idee, teorie, ma soprattutto di praticità, prese di posizione, impegno e assumersi responsabilità di ciò che facciamo.

Questo modo di fare marketing riguarda tutto il business, dal servizio clienti alle proposte dei servizi seguendo il proprio perché. Naturalmente, la sua scelta e dei valori da seguire non è casuale o una moda, ma una scelta ragionata per un impatto duraturo e a lungo termine.

La fatica e l’impegno della ricerca ripagheranno sicuramente: come dimostra uno studio circa il 65% delle persone è favorevole alle marche che si espongono ed è anche un motivo in più per acquistare il loro prodotti. 

In un periodo storico come il nostro, i brand con la loro struttura e le loro azioni sono la soluzione per risolvere problemi sociali o migliorare aspetti della nostra società. Una risposta certa in un mondo pieno di incertezze, dove rimanere nella terra di mezzo della neutralità non basta più. A dirlo, sono il padre del marketing moderno Philip Kotler e l’autore e imprenditore Christian Sarkar nel loro libro Brand Activism: dal purpose all’azione. Ti lascio un estratto qui:

I consumatori, in particolare Millennial e Generazione Z, chiedono a gran voce alle imprese di essere le protagoniste del cambiamento del mondo e del tentativo di risolvere i problemi più urgenti che affliggono la società (…) ogni azienda è chiamata a rispondere, prendendo posizione e mettendo in gioco la propria reputazione. Che cosa vuol dire tutto questo? Essere brand activist (…) per trasformare i valori del bene comune e della sostenibilità da semplici slogan ad azioni concrete.

Tipi di brand activism: 6 direzioni diverse per la tua attività

Come ogni azienda, ogni persona, è unica, anche il brand activism si incanala in direzioni diverse in base a ciò che sta più a cuore in base al perché e ai valori.
I tipi di brand activism che Kolter e Sarkar individuano sono: 

  1. Attivismo Sociale, per inclusività e lotta su genere, sessualità, etnia o età
  2. Attivismo Legale, per temi legali che riguardano le aziende come le tasse fino all’occupazione
  3. Attivismo di Business, per una migliore gestione del lavoro, dove chi guida l’azienda si focalizza su relazioni interne tra collaboratori o con enti pubblici
  4. Attivismo Economico, per una distribuzione della ricchezza equa per salari e donazioni
  5. Attivismo Politico, per difendere la democrazia, il voto e la rappresentazione come modo e diritto di espressione 
  6. Attivismo Ambientale, per difendere e migliorare il benessere dell’ambiente e degli ecosistemi naturali

Una tipologia di attivismo può incrociarsi ad un’altra, perché possiamo avere degli obiettivi che vanno in più direzioni. Vediamo cosa vuol dire con degli esempi. 

Esempi di brand activism 

Patagonia è un esempio che mi piace riportare spesso per vari motivi, ma oggi ci concentriamo sul suo attivismo: il brand vuole avere un impatto positivo sull’ambiente, supporta i più giovani con le loro manifestazioni, i gruppi ambientalistici con donazioni. In più hanno scelto di mettere in discussione il capitalismo scegliendo il pianeta come unico azionista (se vuoi approfondire il significato, leggi la lettera del fondatore, Yvon). Oltre all’attivismo ambientale troviamo quindi anche un attivismo economico, per distribuire la ricchezza dell’azienda e al di fuori per un impatto positivo.

Cambiando settore, The Body Shop, un’azienda di cosmetici e prodotti per la cura della corpo, capelli e fragranze, ha abolito i test dei prodotti sugli animali, grazie alla sensibilità e alla visione della sua fondatrice Dame Anita Roddic. E i consumatori scelgono i suoi prodotti, perché condividono il valore del rispetto per le forme di vita, insieme alla rottura dei canoni di bellezza che nel settore della cosmetica sono molto forti.

Come trovare il tuo perché: un esercizio

Sono certa che anche tu, con la tua attività, sei in missione per cambiare qualcosa in meglio. E quindi ti chiedo: qual è l’impatto che vuoi avere? Prendi carta e penna e pensa: 

  • Quale cambiamento, piccolo o grande che sia, con la tua attività da libera professionista o imprenditrice può contribuire?
  • Qual è la differenza che vuoi fare per le tue clienti? 
  • Cosa ti fa alzare dal letto la mattina? 
  • Perché la tua azienda esiste?

Ci credo all’impatto che ha un’attività. Tanto. Ed è per questo che ogni giorno cerco come migliorare il mio business per avere un impatto sempre maggiore sulle vite delle mie clienti. Per dare il mio piccolo contributo a un mondo più giusto ed equo, per aiutare donne con progetti e sogni pazzeschi ad essere più consapevoli e sicure dell’impatto che loro stesse possono avere nel mondo e a non aver paura di mostrare la loro scintilla.

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Ciao, sono Francesca. Aiuto professioniste e imprenditrici a trovare la giusta rotta per comunicare il proprio business e ad esprimere se stesse, attraverso gli strumenti del Personal Branding e della Comunicazione Visiva.

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